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L'Italia era un Paese arretrato tra la fine dell'ottocento e i primi del novecento? Ne parla il Prof. Alessandro Nuvolari in un seminario alla Banca d'Italia

Data pubblicazione: 09.10.2013
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Il 16 ottobre 2013 dalle 11:30 alle 13:00, presso l’Area Ricerca Economica e Relazioni Internazionali della Banca d’Italia, il Prof. Alessandro Nuvolari dell'Istituto di Economia della Scuola Superiore Sant’Anna terrà un seminario (in inglese) dal titolo “Was Italy a Backward Country? Evidence from the Steam Locomotive Industry, 1861-1913”.

Il seminario prende l'avvio dall'omonimo paper, in cui gli autori (il Prof. Nuvolari e Carlo Ciccarelli dell'Università “Tor Vergata” di Roma) esaminano le dinamiche del cambiamento tecnologico nel settore delle locomotive a vapore in Italia nel periodo 1861-1913. Da un punto di vista storico, il caso della locomotiva italiana presenta importanti spunti di interesse: si tratta di uno dei pochi settori industriali "high-tech", in cui l'Italia, un paese “latecomer”, è stato in grado di mettere piede stabilmente prima del 1913 . Utilizzando dati tecnici sulle prestazioni delle locomotive, gli autori hanno costruito un nuovo indice aggregato del cambiamento tecnologico per questa industria. Nel complesso la fase di maggior successo per l'industria locomotiva italiana sembra essere stato il periodo 1895-1913 caratterizzato sia da un rapido progresso tecnico che dal consolidamento delle capacità tecnologiche in questo settore di due importanti imprese nazionali: Breda e Ansaldo.

Biografia Alessandro Nuvolari
Alessandro Nuvolari è un economista specializzato in storia economica e economia dell'innovazione. Dopo la laurea all'Università Bocconi di Milano, ha conseguito il dottorato di ricerca in Economia all' Eindhoven University of Technology. Attualmente, è professore associato di storia economica presso Scuola Superiore Sant'Anna.

Il suo principale campo di ricerca è lo studio del ruolo svolto dalla scienza e della tecnologia nella nascita e nel consolidamento dello "sviluppo economico moderno", con un focus particolare sulla rivoluzione industriale in Inghilterra. Attualmente, sta studiando il rapporto tra brevetti e performance economica, sia in contesti storici che contemporanei.